Di recentissima pubblicazione, l’opera non si pone come il classico manuale di diritto fallimentare.
Disponibile nelle principali librerie giuridiche
Essa è diretta al lettore giurista tecnico che cerca spunti per argomentare le proprie strategie difensive, tra gli orientamenti della più autorevole giurisprudenza peraltro aggiornata alle ultime sentenze della cassazione del 2019.
Un testo che tende ad una lettura ragionata, a volte provocatoria ma nell’ottica di un confronto, delle più frequenti casistiche in materia di reati di bancarotta, cercando di individuare la metodologia di contrasto alle tesi accusatorie, mirando cioè ad individuare i parametri tecnici, ancor prima dei capisaldi di natura squisitamente penale, che fondano la genesi del reato fallimentare.
Perché solo partendo dagli aspetti aziendalistici del fenomeno della “distrazione”, ovvero dai tratti sostanziali di altre tipologie di atti a vario titolo qualificati “fraudolenti”, si può immaginare una strategia di difesa penale che sia diversa dai riti premiali o da quella che, a volte assurdamente, può mirare a conseguire la prescrizione del reato
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